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La
qualità dei manager e dei dipendenti delle aziende sanitarie. Una sfida
per l'efficienza, l'efficacia e l'economicità del sistema
Il testo nell'analizzare la "qualità" richieste a manager e dipendenti
delle AA.SS. sottolinea che: 1- i concetti di responsabilità,
responsabilizzazione, professionalità, meritocrazia e formazione sono i
pilastri cui ancorare efficienza, economicità, appropriatezza ed
efficacia del sistema; 2- la necessità di realizzare un modello
organizzativo delle AA.SS. qualitativo cioè compenetrato di attitudini,
relazioni e comportamenti dei manager e dei dipendenti coerenti con
regole chiare, condivise, certe e finalizzate a superare le dispute tra
le varie tipologie di risorse umane coinvolte nella gestione; 3- la
necessità di definire "regole del gioco" riferite a funzioni,
responsabilità e professionalità sia del livello manageriale che del
livello operativo. Il tutto onde realizzare un rapporto di
complementarietà tra il D.G. (responsabile della gestione complessiva
dell'Azienda) e chi agisce all'interno di sua articolazione per
raggiungere gli obiettivi di tutela della salute del singolo e della
collettività tramite percorsi improntati agli irrinunciabili criteri di
efficacia, efficienza ed economicità, fermo che mentre l'azione del D.G.
risentire dell'obiettivo che ogni dipendente si pone quella di questi è
fortemente influenzata dal rispettivo livello di responsabilizzazione;
ciò anche se entrambi possiedono indiscutibili capacità professionali.
In ultimo il testo evidenzia che il miglioramento del sistema potrà
realizzarsi non solo tramite interventi esterni (rivisitazione assetti,
limitazione politicizzazione gestione, potenziamento attività
prevenzione e promozione della salute, acquisizione piena coscienza
sanitaria da parte del singolo, eliminazione sprechi o cattivo utilizzo
risorse disponibili) ma soprattutto tramite l'affidamento della
responsabilità della gestione complessiva aziendale a manager preparati
ed in grado di operare in piena autonomia e la disponibilità di
dipendenti altamente qualificati.
Il direttore di struttura complessa sanitaria (e non). Competenze, responsabilità, gestione delle risorse umane
Gianfranco Carnevali è nato a Serraavalle di chieti nel 1939. Laureatosi
all'università di Modena in giurisprudenza, con succcessivo
perfezionamento presso l'università di Bologna tramite un corso di
perfezionamento in diritto sanitario.Dal gennaio 1995 al gennaio del
2001 è stato titolare dell'incarico di direttore generale di aziende
sanitarie di varie regioni e successivamente di direttore amministrativo
di una ASL laziale e di direttore generale di una importaante struttura
sanitaria privata.
IL DIRETTORE DI QUALSIASI STRUTTURA COMPLESSA DEVE AVERE PIENA
CONSAPEVOLEZZA DEL FATTO CHE IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA
STRUTTURA NON E' REALIZZABILE TRAMITE SOLO IL SUO OPERARE, ANCHE SE
INCISIVO, MA PRESUPPONE ANCHE L'APPORTO RESPONSABILE DI TUTTI COLORO CHE
OPERANO AL SUO INTERNO. EGLI INFATTI, GRAZIE ANCHE AL MODO DI
ESERCITARE IL PROPRIO INCARICO DI CUI E' TITOLARE DEVE SENTIRSI
RESPONSABILIZZATO A SVOLGERE NEL MIGLIORE DEI MODI LE PROPRIE
COMPETENZE, TUTTE LE COMPETENZE E LE CAPACITA' CREATIVE ED INNOVATIVE DI
CUI E' IN POSSESSO COME UNA SQUADRA NELLA QUALE CIASCUNO ESERCITA IL
RUOLO E SI ASSUME LE RESPONSABILITA' CHE GLI SONO STATE ATTRIBUITE.